Storia

All’interno del bollettino S.A.T. del I trimestre del 2010, è comparso un bel articolo riguardante le “Giazere” e Nicolò Stenone:

Lo scienziato Niels Steensen fu chiamato dai conti di Castel Barco per studiare il comportamento delle “Giazere”: divenne così il fondatore della speleologia in Trentino, raccolse una serie di dati e ne fece una descrizione. Si riporta di seguito una biografia commemorativa:

 

Bibliografia in italiano:

D.M. Manni, Vita del letteratissimo Nicolò Stenone di Danimarca, Vescovo di Titiopoli e Vicario Apostolico, Firenze 1775.

R. Cioni, Niccolò Stenone Scienziato e Vescovo, Le Monnier, Firenze 1953. Comitato Stenomano, Niccolò Stenone, Tip. Rinaldi, Firenze 1960.

G. Scherz, Niccolò Stenone, Paoline, Roma 1965.

R. Angeli, Niels Stensen, LEF, Firenze 1968.

N. Quattrin, Nicola Stenone scienziato e santo (1638-1686). Nel 111 centenario di sua morte, Accademia Olimpica, Vicenza 1987.

Niccolò Stenone (1638-1 686). Atti delle giornate di studio: Firenze 17-18 novembre 1986, Olschki, Firenzre 1988.

Altre importanti testimonianze riguardanti l’uso delle “Giazere” ci vengono tramandate dai nostri nonni che raccontano che queste cavità rappresentavano qualcosa di molto importante, in quanto durante l’inverno ci si buttava dentro il ghiaccio che si conservava poi per il resto dell’anno. Con i carri poi, si trasportava il ghiaccio, accuratamente imballato, che veniva adoperato per uso domestico o per conservare materiale deteriorabile.

Le “Giazere” si sono formate milioni di anni fa in seguito ad una frana caduta dal Monte Biaena. In tutti i cunicoli, nelle zone di frana e negli anfratti (come nel nostro caso), circola aria fredda che mantiene la temperatura costante per tutto l’arco dell’anno. Nelle “Giazere”, si possono trovare degli strati di ghiaccio anche in piena estate oppure si può sentire la temperatura particolarmente fresca ed umida (questo clima favorisce il crescere e riformarsi del muschio).

Si riporta di seguito un interessante racconto leggendario a proposito della costituzione della festa denominata “festa della Madonna della Neve”:

Altre nozioni e scritti importanti sulla Valle di Gresta si possono trovare nel testo riportato di seguito e tratto dal sito del Museo Storico di Rovereto: